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Uvernada – Coltelli e ferri taglienti delle Alpi Occitane

Coltelli e ferri taglienti delle Alpi Occitane

Sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022

La Mostra sui Coltelli e Ferri taglienti delle Alpi Occitane torna a Saluzzo e raddoppia le sue iniziative per l’Uvernada 2022. L’evento, voluto nel 2018 da Sergio Berardo, è ideato e curato dal giornalista Aldo Papa, già direttore Rai dei Canali radio di Pubblica Utilità e giunge alla sua quarta edizione con due appuntamenti dedicati ai coltelli artigianali di tradizione ed a coloro che, a vario titolo, se ne occupano. Coltellinai e arrotini, collezionisti e maestri di forgia. Ma pure, operatori culturali e Amministrazioni locali, chiamati tutti a custodire la memoria e ricreare i collegamenti tra le attività artigianali, agricole e pastorali per raccontare e rendere fruibili tradizioni e territorio, valorizzandone la loro cultura alpina e l’identità occitana.

Se ne parlerà sabato 29 ottobre alle ore 18 presso l’Antico Palazzo Comunale di Saluzzo nel corso di un incontro pubblico con il maestro di forgia Alessandro Simonetti, che arriva dalla Val Roja, e col coltellinaio di Chiusa Pesio Sergio Ramondetti, che espone nei maggiori saloni internazionali. Alessandro Barabino di Frabosa Soprana, assieme a David Bottero, racconteranno del recupero del “Frabousan”, coltello nato nel 1790 ma di cui, dal 1960, si era persa ogni traccia dopo la morte dell’ultimo coltellinaio della Val Corsaglia.

Il pubblico potrà inoltre conoscere quali sono i progetti che attualmente impegnano le Amministrazioni locali, come nel caso del Museo del Vernantin, cui sta lavorando il Comune di Vernante guidato dal sindaco Gian Piero Dalmasso, e cosa bolle in pentola in tema di recupero edilizio e restauro dei vecchi mulini dell’alta Val Maira. A spiegarlo interverrà Stefania Riboli dell’Associazione Prometheus che, assieme al Comune di Stroppo, ha rimesso in funzione l’ottocentesco maglio “a testa d’asino” appartenuto al fabbro Piri. Qui l’idea è quella d’organizzare dei corsi di formazione professionale, avviati quest’anno, ed inserire l’antica fucina tra i Percorsi Occitani. Si può portare “a sistema” questa esperienza? Lo chiederemo a Mariano Allocco, da sempre impegnato sulle strategie di valorizzazione delle valli ed attuale assessore del comune di Elva.

Spetterà poi a Mario Peiretti, ultimo discendente di una dinastia di arrotini di Oncino in Valle Po, dare testimonianza di un lavoro che rientrava tra i mestieri itineranti delle Valadas, al pari degli acciugai, dei “pelassiers”, i commercianti di capelli che partivano da Elva, del suonatore ambulante di ghironda o dell’addomesticatore di marmotte danzanti nelle fiere.

Ad aprire e chiudere l’incontro saranno due intellettuali: Fredo Valla, autore del film “Il vento fa il suo giro”, girato in lingua occitana con sottotitoli in italiano, e Alberto Gedda, firma per anni del Tg Rai “Montagne”. Si confronteranno col tema della tradizione e sulle esperienze editoriali di trasferimento, dalla scena locale a quella nazionale, della cultura materiale delle Alpi Occitane, dove trovano spazio anche i coltelli e ferri taglienti.

Il giorno successivo, domenica 30 ottobre sotto l’Ala di Ferro in piazza Cavour, a partire dalle ore 10, apre i battenti la Mostra Mercato dedicata ai coltelli di tradizione. Quest’anno i 15 espositori provengono da dieci vallate: Alta Valle Susa, Valle Po e Saluzzo, Val Varaita, Val Maira, Valle Stura, Val Vermenagna, Valle Pesio, Val Roja, Val Corsaglia e Valle Colla.

Tutte terre dove, ancora oggi, si parla l’antico idioma dei trovatori, la lingua d’Oc. Vengono anche presentate alcune importanti collezioni storiche di Vernantin, accompagnate da esperti del settore. A Claudio Giordano, pittore botanico e lui stesso figlio di un coltellinaio, il compito di illustrare le collezioni del Comune di Vernante: quella di Giuseppe Martini (Notu d’la Russa) e quella di Mario Vallauri, mentre il collezionista torinese Renato Blando espone per la prima volta gli antichi coltelli Vernantin della sua preziosa raccolta privata.

Tornano anche gli incontri tra il pubblico e gli artigiani con le relative dimostrazioni dal vivo a testimoniare di mestieri a rischio d’estinzione, ma che in passato caratterizzavano l’economia delle valli. Emanuele Bella e Mario Peiretti metteranno in funzione la mola d’arrotino in uso ad Oncino sino al 1950 mentre il maestro Alessandro Simonetti svelerà, a fuoco acceso, gli antichi segreti delle tecniche di forgiatura.

 

Info www.occitamofestival.it

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